La Malva : Simbolo dell’Amore Materno

  • Nome scientifico : Malva sylvestris (si contano almeno 12 principali specie di Malva)
  • Nome comune : Malva
  • Famiglia : Malvaceae
  • Fioritura : Maggio-settembre
  • Località di raccolta : Bois de Vincennes, Paris 12ème, France
  • Colore : Malva, rosa, bianco
  • Profumo : —
  • Tenuta in vaso : 4 giorni c.a.
  • Tipologia in composizione: filler/protagonista

La Malva è una pianta rustica, con foglie a 5/7 lobi, fiori striati a 5 petali e piccoli frutti commestibili, che cresce spontaneamente ai bordi delle strade e dei sentieri. Conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà curative e alimentari, nel linguaggio dei fiori dell’Ottocento simboleggia l’amore materno.

L’etimologia deriva dal greco antico μαλάχη (malákhē), che significa morbido, forse in riferimento alle proprietà emollienti della Malva. I Greci conoscevano bene questa pianta e la consideravano un cibo semplice e povero : ancora oggi la malva può essere consumata in infusione o fresca, per esempio in insalata : fiori, foglie e frutti sono infatti commestibili. In Marocco e Algeria la Malva è l’ingrediente principale della insalata Khobize ; in Egitto è uno degli ingredienti della Molokhia, una fondue vegetale servita con riso e pane (i fiori della malva hanno la proprietà di inspessire le creme e le zuppe, come la fecola di patate).

I Romani si concentrarono invece sule proprietà curative della malva : Plinio Il Vecchio (I sec. d.C.), autore della monumentale enciclopedia Naturalis Historia, la considerava una panacea tanto che la pianta veniva soprannominata omnimorbia, rimedio per tutti i mali. Il succo di Malva, assunto giornalmente, preservava da ogni malattia ; in infusione era utilizzata per curare problemi respiratori, mentre semi, foglie e radici curavano malattie sessualmente trasmissibili. La Malva era considerata inoltre un potente afrodisiaco : si credeva ad esempio che tre radici di malva legate attorno al sesso maschile aumentassero moltissimo il desiderio sessuale.

Nel Medioevo e nel Rinascimento si abbandonarono le credenze afrodisiache e si scoprirono invece le proprietà calmanti della Malva : tutt’oggi questa pianta è utilizzata nella fitoterapia per le sue proprietà antinfiammatorie per le vie respiratorie e le affezioni cutanee.

Nel linguaggio ottocentesco dei sentimenti, il suo fiore delicato, semplice e dalle proprietà calmanti e emollienti, ha ispirato i simboli dell’amore materno e della mansuetudine rendendolo un fiore perfetto da donare alle mamme.

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