La Primavera avanza a grandi passi e con essa le passeggiate nel verde: gli alberi sono in fiore, i boschi si vestono di teneri germogli e la natura sboccia con mille corolle.
Nelle vostre passeggiate o gite fuori porta, vi sarà sicuramente capitato di raccogliere fiori spontanei o rami carichi di gemme: quello che in apparenza può sembrare un gesto naturale privo di implicazioni, se fatto con buon senso, è in realtà una pratica ben precisa e definita, che porta il nome di “foraging“.
Foraging è una parola inglese derivante dal verbo to forage che significa letteralmente “spostarsi da un posto ad un altro cercando cose da mangiare o utilizzare”*. In origine la parola si riferisce alla pratica di raccogliere vegetali spontanei commestibili, da utilizzare in cucina; per estensione il foraging è diventato la pratica di raccogliere, nel rispetto della natura, rami di alberi, foglie, fiori che crescono spontanei in natura. Ed è proprio su questa seconda accezione, meno tradizionale, che mi soffermerò.


Quando ero bambina e trascorrevo il mese di agosto in montagna con i nonni, ricordo che nel sottobosco occhieggiavano profumate distese di ciclamini spontanei. Quando andavamo in passeggiata, io e il nonno raccoglievamo i lamponi o le fragoline di bosco e portavamo a casa tre di quei profumati ciclamini viola. Il nonno mi diceva sempre che potevamo raccoglierne solo tre, “per legge”. Non so se nei primi anni ’90 questa legge esistesse davvero, dal momento che ricordo di persone che ne raccoglievano dei mazzi, fattostà che quello fu il mio primo approccio al foraging consapevole, rispettoso della natura. Oggi su quelle montagne, i ciclamini sono quasi del tutto spariti e vederli è ormai una rarità.

Il foraging va di pari passo con la sostenibilità, il rispetto della biodiversità, i ritmi slow della natura, la stagionalità. Per questi motivi, la pratica del foraging consapevole richiede delle regole ben precise da rispettare :
1. Chiedetevi se ne avete bisogno e se la vostra azione è animata da buon senso
2. Non raccogliete mai i fiori e i vegetali protetti: informatevi sulla flora della regione e agite di conseguenza. Ogni Paese ha le sue regole, informatevi su cosa è consentito e cosa no*.
3. Raccogliete il giusto: non siate avidi
4. Non raccogliete i fiori con le radici
5. Portate con voi delle forbici: è sempre meglio recidere con una forbice piuttosto che spezzare con le mani, rischiereste di rovinare il fusto di un ramo o indebolire la pianta
6. Tenete conto del contesto: non raccogliete fiori laddove ce ne sono pochi o rami lasciando l’albero spoglio. Guardate l’armonia dell’insieme : guardate la forma dell’albero e scegliete dei rami che non impatteranno sull’armonia della chioma
7. Non rubate i fiori dalle siepi altrui: chiedete, suonate il campanello. Sarà un’occasione per conoscere nuove persone e complimentarsi per la scelta di una determinata varietà di rose o per la cura di una bella siepe di viburno. I proprietari ne saranno lusingati
8. Guardate alle stagioni come a delle opportunità: un ramo spoglio spezzato dal vento e raccolto da terra in inverno può lo stesso fascino di un fiore primaverile
9. Esplorate nuove forme e nuovi materiali: cortecce, foglie secche, muschi, funghi possono essere materiali interessanti
10. Approfittate delle potature dei giardini pubblici: solitamente in inverno i giardinieri ammassano le ramaglie prima di triturarle o farne compost
11. Guardate per terra: raccogliete anche ciò che giace senza vita. Rami secchi, foglie autunnali, fiori calpestati
12. Se il fiore ha dei semi, cercate il più possibile di seminarne qualcuno. Stessa cosa per le spore dei funghi.
13. Rispettate i tempi della natura: delle gemme troppo precoci, difficilmente sbocceranno in vaso.
La pratica del foraging vi consentirà di realizzare bellissime composizioni, sostenibili e a KM zero. Qui sotto trovate alcune delle mie realizzazioni, assemblate a partire da fiori e piante raccolte in natura, ramaglie e potature dei parchi pubblici, fiori essiccati, rami autunnali.














*https://dictionary.cambridge.org/
*In Francia, a differenza di altri Paesi, le regole relative al foraging sono morbide: non è consentito raccogliere vegetali protetti e non nei parchi naturali e nelle aiuole dei giardini cittadini; in tutte le altre aree verdi la raccolta di fiori, erbe, funghi e fiori è consentita, cito, “nei limiti del buon senso e del rispetto delle regole della natura e di una raccolta moderata“. E ancora “una quantità ragionevole è da considerarsi quella di un bouquet di fiori che si riesce a tenere in mano“.
Un pensiero su ““Foraging” : raccogliere erbe e fiori responsabilmente”